Come conservare gli alimenti

La corretta conservazione di alimenti come frutta, verdura, carni o spezie per lunghi periodi è un’esigenza sempre presente sin dall’antichità, quando le lunghe tratte commerciali rendevano difficoltoso trasportare prodotti freschi. Anche in mancanza di tecnologia, l’ingegno ha comunque saputo ideare metodi di conservazione che, con le ovvie varianti dovute all’incremento di conoscenza, sono comunque adoperati con successo ancora oggi.

In particolare qui ci si focalizzerà sull’essiccazione, un sistema di conservazione adatto a un’ampia gamma di cibi ed efficace nel far sì che gli alimenti stessi non perdano le proprie capacità nutritive. Per la miglior resa, però, occorre osservare alcune semplici ma fondamentali regole.

Essiccazione – I metodi per ottenerla

Il vantaggio dell’epoca moderna è che non occorre più affidarsi al solo calore del sole per ottenere un alimento essiccato. Il metodo migliore è senz’altro quello di affidarsi a un vero e proprio essiccatore, un macchinario specifico che permette di impostare in maniera molto precisa la temperatura e il tempo di essiccazione, nonché di inserire maggiori quantità grazie alle loro griglie a più piani.

Il tipico metodo di essiccazione consiste nel tagliare l’alimento in questione a fette sottili (circa 5 millimetri) e regolare l’essiccatore a una temperatura variabile fra i 40 e i 50 gradi per un tempo medio di 12/48 ore, salendo a 60 gradi in caso si voglia essiccare frutta tagliata a cubetti. 

Essiccazione – I principali metodi di conservazione

Una volta ottenuto un alimento ben essiccato (con una percentuale massima di umidità fra 10% e 15%), è altrettanto importante una corretta conservazione, per evitare che l’umidità dell’aria penetri nei cibi e li reidrati progressivamente. Per scongiurare questo rischio, il metodo principale consiste nel riporre le fette essiccate in barattoli di vetro ben puliti e a chiusura ermetica (come quelli tipicamente adoperati per il caffè da moka), che garantiscono un buon isolamento dagli agenti atmosferici esterni, e tenere questi ultimi in un ambiente fresco, asciutto e al riparo dalla luce solare diretta.

Quando si avrà voglia di concedersi uno spuntino basterà quindi aprire il barattolo, prelevare la quantità che si desidera e richiudere per bene il tutto. In questo modo, se l’essiccazione è avvenuta in maniera corretta, gli alimenti essiccati potranno mantenere perfettamente intatte le loro proprietà organolettiche e nutritive per almeno un anno.

Anche il sottovuoto può essere un metodo altrettanto valido per la conservazione di alimenti essiccati, ma in questo caso bisogna accertarsi, una volta aperto il sacchetto e concluso il proprio spuntino, di ricreare il vuoto tramite appositi macchinari per evitare il rischio di contaminazione. Richiedendo maggiori cautele e maggiori sforzi, rimane quindi un metodo non consigliabile come prima scelta, soprattutto rispetto alla comodità dei barattoli in vetro a chiusura ermetica.

Da evitare invece i classici sacchetti di plastica per alimenti o sacchetti di stoffa, in quanto nessuno dei due garantisce un corretto isolamento dall’esterno, e dunque causerebbero in pochi giorni la reidratazione dell’alimento precedentemente essiccato.